rifugio citelli

1 ottobre 2016 – Prima escursione del MASCI Riposto1 alla Grotta di Serracozzo, nei pressi del Rifugio Citelli.

 

 

 

I partecipanti all’escursione, Pippo Lo Cicero, Enzo Galati, Pippo Finistrella, Angelo Puglisi, Saro Vento, Mario Mille, Pietro Vagliasindi e Orazio Foti si ritrovano puntuali alle 8,30 nella piazzetta di Fornazzo. Come al solito, manca Tino Barbagallo, il quale chiama giustificando il suo ritardo con problemi alla macchina. Alle 8,45 con l’arrivo di Tino partiamo per il rifugio Citelli.

La giornata è splendida! Una di quelle tiepide giornate autunnali che ricordano la vendemmia. Al  rifugio cogliamo l’occasione per un caffè caldo e le foto di gruppo.

Alle 9,30 zaino in spalla e baldanzosi affrontiamo con entusiasmo il facile sentiero in leggera salita. Dopo circa venti minuti, la mancanza di allenamento e un po’ anche l’età si fanno sentire, si parla poco e non si ride più!

Il sentiero prosegue a volte ripido a volte scosceso in mezzo a magnifiche macchie di betulla aetnensis e a boschi di faggi e abeti, alcuni esemplari di betulle assumono stravaganti forme, quasi a contorcersi dal freddo o dal calore della lava; al bosco si alternano ampie radure.

In una di queste radure, ai tempi dei Borboni, quando gravavano pesanti dazi sul grano, gli abitanti di Milo e dei vicini villaggi vi coltivavano il grano, che ormai  inselvatichito in estate ricopre tutta la radura di spighe dorate.

I conoscitori di funghi, Pippo Finistrella, Angelo e Pietro trovano dei magnifici funghi porcini e continuano a trovarli durante tutto il percorso.

Ci fermiamo per riprendere fiato in una vecchia “mannira” ( rifugio per il gregge in alta montagna). Riprendiamo la marcia dopo una mezzoretta di riposo.

Il sentiero diventa più difficile a volte impervio; attraversiamo il letto di due di ruscelli asciutti ma comunque scivolosi, che al disciogliersi delle nevi scenderanno impetuosi a valle. Il panorama è mozzafiato!

Finalmente arriviamo alla grotta.

La grotta di Serracozzo è una grotta di scorrimento lavico sul versante Nord-Est dell’Etna e formatosi con l’eruzione del 1971, come ci spiega Pietro grande conoscitore della nostra “montagna”; proseguendo oltre la grotta si può raggiunge la serra delle Concazze ed il ciglio della valle del Bove.

L’accesso è basso ma senza eccessiva difficoltà entriamo tutti.

L’interno è molto vasto e la volta raggiunge i tre metri d’altezza, procediamo speditamente per un centinaio di metri poi la volta si abbassa e solo Pietro e Saro proseguono per circa duecento metri!

Usciamo all’aperto, altre foto di gruppo, altri commenti e poi dopo una brevissima sosta riprendiamo il sentiero del ritorno. Una leggera nebbia ci avvolge. Proseguiamo con cautela, ciuffi enormi di cespugli  di spine sante sembrano enormi cuscini. La nebbia si infittisce, ma con facilità arriviamo alla mannira dove decidiamo di rifocillarci. Panini, vino ed allegria.

Riprendiamo la discesa, gli zaini e borse di fortuna sono pieni di funghi.

Alle 14,30 siamo al rifugio Citelli. Una breve verifica e alcune notizie di ordinaria amministrazione concludono una indimenticabile magnifica giornata!

Alla prossima escursione!

 

2 Comments on Escursione sull’Etna – Grotta di Serracozzo

  1. Una giornata meravigliosa vi ho partecipato anch’io e vi assicuro che chiunque si voglia immergere nella natura incontaminata ha indovinato quindi andateci.

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